Manicomio Volterra e Graffiti NOF4 - Silvia Settesoldi

Vai ai contenuti

Menu principale:

Manicomio Volterra e Graffiti NOF4

Io sono come un pianoforte con un tasto rotto
L’accordo dissonante di un’orchestra di ubriachi
E giorno e notte si assomigliano
Nella poca luce che trafigge i vetri opachi
Me la faccio ancora sotto perché ho paura
Per la società dei sani siamo sempre stati spazzatura
Questa è malattia mentale e non esiste cura
I matti sono punti di domanda senza frase
Migliaia di astronavi che non tornano alla base
Sono dei pupazzi stesi ad asciugare al sole
I matti sono apostoli di un Dio che non li vuole
Mi fabbrico la neve col polistirolo
La mia patologia è che son rimasto solo



L’ex manicomio di Volterra si trova sulle pendici di un colle, E’ suddiviso in tre grandi edifici che prendono il nome di psichiatri: il Ferri, il Maragliano e lo Charcot Si percepisce il dolore impregnato in questo luogo, un dolore fatto di urla, di solitudine, di maltrattamenti e di mancanza di amore.
Lungo il perimetro del padiglione Ferri si possono ammirare i graffiti di Oreste Fernando Nannetti noto con lo pseudonimo di NOF 4.
E' stato un pittore e graffitista italiano. Durante la reclusione presso l'ospedale psichiatrico di Volterra, incise una serie di graffiti sugli intonaci del complesso, utilizzando le fibbie delle cinture che facevano parte della divisa degli internati Uno, lungo 180 metri e alto in media due, correva intorno al padiglione dell'istituto. L'altro, lungo 102 metri e alto in media 20 centimetri, occupava il passamano in cemento di una scala. I due cicli erano organizzati come un sorta di racconto per immaginI
 
Copyright 2016. All rights reserved.
Torna ai contenuti | Torna al menu